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  Buona la prima. Con Francesco Gesualdi (Centro Nuovo Modello di Sviluppo) e Aniello De Padova (Consorzio Costellazione Apulia) si è aperto il ciclo di incontri della Scuola Politica Tommaso Fiore.

 

Ascolta le registrazioni audio:

Prima parte

Seconda parte

La pioggia torrenziale ce la saremmo aspettata tutti per il 25 novembre, per il secondo incontro, quello con Alex Zanotelli e Michele Difonzo, quando il tema sarà appunto: “Acqua, un affare dei cittadini”. Ma ieri sera l’abbiamo benedetta lo stesso: campagne e rubinetti sono troppo assetati. Ciò nonostante, la sala del Regina Margherita di Altamura era affollata per il primo appuntamento del ciclo di convegni organizzato dal Circolo delle Formiche, incentrato sulla ricerca del Bene Comune, nell’ambito della scuola amministrativa e politica intitolata a Tommaso Fiore.

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I relatori Francesco Gesualdi (Centro Nuovo Modello di Sviluppo) e Aniello De Padova (Consorzio Costellazione Apulia) sono stati appassionati, competenti ma nello stesso tempo disposti ad accettare le critiche e ad accogliere i dubbi. E il dibattito è stato vivace (lo so che è l’aggettivo che si usa di solito), la diretta webè riuscita grazie a Raffaele Difonzo del Gruppo di Acquisto solidale che ha anche coordinato il dibattito. Pure i prodotti alimentari preparati dal Gas sono stati apprezzati.

Si è parlato di decrescita felice, sobrietà, produttività e redditività, di Consumo critico e consapevole, di tempo libero, di economia del dono. I cittadini del nuovo mondo devono essere disposti a razionalizzare e ridurre i consumi. Non basterà trovare fonti alternative al petrolio. Anche l’idrogeno non è la panacea. Questo il succo in sintesi di tutti gli interventi.

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C’è stato anche qualche comprensibile scetticismo: certo c’è chi ha strabuzzato gli occhi e drizzato le orecchie quando Gesualdi ha detto che, per esempio, nei condomini si potrebbe utilizzare una unica (grande ???) lavatrice, invece che tante. Così si risparmierebbe e si inquinerebbe meno. Del resto è un’abitudine che in Germania è già ‘entrata’. Oppure, chiedeva Gesualdi, perché tutte le famiglie devono avere un trapano, che usiamo poche volte nella vita, quando lo si potrebbe mettere in condivisione? Cosa che si potrebbe fare anche per le automobili. E proprio a Bari sta partendo una sperimentazione. Come a Cassano è partito il Pedibus per i bambini che vanno a scuola. O forse, è stato detto, è inutile cambiare in continuazione cellulare o automobile, come ha affermato De Padova, anche nel caso che la vecchia vettura consumi e inquini di più della vecchia. Per fare quella nuova, infatti, si sprecano energie enormemente maggiori.

La diminuzione del Pil che si prospetta ed è già in corso in Italia non è una cosa positiva per l’ambiente perché crea comunque un dramma sociale e non l’abbiamo scelta noi. Insomma non è una decrescita felice quella in corso: è una decrescita decisa da altri fattori.

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Di fronte a ogni dubbio e consapevoli che ci vorrà un cambiamento culturale profondo e graduale per cambiare abitudini e modello di sviluppo, la chiosa l’ha data il presidente dei ‘formiconi’ altamurani, il professor Peppino Dambrosio, ideatore dell’iniziativa. Sarà difficilissimo arrivare a condividere la lavatrice ma usare un po’ di buon senso sì. E quindi “è inutile tenere accesi i termosifoni di una intera scuola quando si soffoca dal caldo solo perché il riscaldamento è centralizzato!!!”.
Pasquale Dibenedetto

I filmati: