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La mostra fotografica e documentaria, dedicata a Tommaso Fiore e curata dall’associazione ‘Il Circolo delle Formiche’ di Altamura, viene ospitata in questi giorni nella sala proiezioni della scuola media di viale Traiano intitolata allo scrittore e meridionalista.

Iniziativa promossa e organizzata dal Circolo delle Formiche, in collaborazione con Regione Puglia, Ipsaic, Comune e Provincia di Bari 

TOMMASO FIORE E ALTAMURA:
la mostra fotografica e documentaria nelle scuole della città

La mostra fotografica e documentaria, dedicata a Tommaso Fiore e curata dall’associazione ‘Il Circolo delle Formiche’ di Altamura, viene ospitata in questi giorni nella sala proiezioni della scuola media di viale Traiano intitolata allo scrittore e meridionalista. Gli studenti e gli insegnanti, ancora per una settimana, potranno scoprire e approfondire nuovi aspetti della sua personalità. La mostra è promossa dal Circolo, in collaborazione con l’Assessorato al Mediterraneo Settore Attività Culturali della Regione Puglia e l’Ipsaic (Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea). Inoltre altre scuole medie, la “Mercadante”, che ha confermato la disponibilità, e la “Pacelli”, si sono già interessate per poterla ospitare nelle prossime settimane.

L’iniziativa gode del patrocinio, oltre che della Regione, anche della Provincia e del Comune di Altamura, e del sostegno di alcuni sponsor (Costruzioni Barozzi srl; Banca Popolare di Puglia e Basilicata).

La mostra, curata da Giuseppe Dambrosio e Anna Gervasio, con la consulenza scientifica di Vito Antonio Leuzzi, ha come titolo “Tommaso Fiore e Altamura. L’intellettuale, il politico, l’amministratore”. Si tratta di una delle prime mostre documentarie e iconografiche dedicata a Tommaso Fiore. Viene preso in considerazione un periodo storico poco conosciuto, dal 1919 al 1924 e in particolare i due anni, dal ’20 al ‘22, cruciali per la storia nazionale e locale, in cui l’intellettuale pugliese fu sindaco della città. Fiore, nato ad Altamura nel 1884 e morto a Bari nel 1973, fu anche consigliere provinciale dal 1920 al 1924.

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I curatori hanno attinto dagli Archivi del Comune e della Biblioteca Museo Civico di Altamura, dall’Archivio di Stato di Bari, da quello dell’Ipsaic, dalle Biblioteche Nazionale e “Sagarriga-Visconti-Volpi” di Bari, nonché da alcuni fondi privati.

I materiali visionati (e rielaborati in un percorso di 15 pannelli) sono per la maggior parte inediti e indispensabili per ricostruire la figura di Tommaso Fiore, sindaco e amministratore, nel contesto dei rapporti politici ed istituzionali con la Provincia di Bari, la Regione Puglia e lo Stato italiano. Inoltre risultano fondamentali per la  comprensione della storia di Altamura e della Puglia tra la prima Guerra Mondiale e l’avvento del Fascismo. L’esperienza della Giunta guidata da Tommaso Fiore, finora poco contemplata negli studi relativi all’intellettuale meridionalista, getta luce sul suo progetto amministrativo, guardato con favore da amministratori, politici, professionisti ed intellettuali pugliesi dell’epoca. Insomma ne viene fuori il ritratto di un sindaco e un amministratore riformatore e illuminato del primo ‘900.

Emblematici a tal proposito risultano il suo impegno per la risoluzione dell’annoso problema dell’irrigazione dei campi e della dotazione idrica cittadina (mediante l’estensione delle condutture

dell’Acquedotto Pugliese nei comuni dell’Alta Murgia), per il cooperativismo, per la costruzione di abitazioni secondo i modelli inglesi dell’edilizia popolare (le cosiddette “città giardino”), per il completamento degli edifici scolastici cittadini e per altre importanti opere pubbliche.

La mostra segue un percorso cronologico, che parte dall’infanzia e dalla formazione scolastica e prosegue con l’Università alla Normale di Pisa dove fu allievo di Giovanni Pascoli. Viene analizzata l’influenza che ebbero sul suo percorso intellettuale la prima guerra mondiale (Fiore fu anche internato in un campo di concentramento) e le questioni dell’interventismo e del combattentismo post-bellico. Vengono approfonditi i fecondi rapporti con Gobetti, Salvemini ed altri meridionalisti e l’attività pubblicistica su riviste nazionali (Fiore fu anche traduttore di Virgilio, di Tommaso Moro e di Erasmo da Rotterdam e scrisse saggi su Cechov e Tolstoj).

Il nucleo centrale della mostra è costituito dall’episodio dell’incendio al Municipio di Altamura del 1919, dall’elezione a sindaco della città e dal mandato svolto dal 1920 al 1922, dall’elezione a consigliere della Provincia di Bari. Fiore militò nel Partito Socialista e subì il confino a Ventotene, a Quadri e a Orsogna. Fu insegnante nelle Scuole Tecniche e nei Licei di Altamura, Gallipoli, Molfetta e Bari. Dopo la Liberazione aderì al Partito d’Azione e fu anche Provveditore agli Studi di Bari.

Intanto, è quasi pronto, sempre a cura de “Il Circolo delle Formiche” che prende il suo nome proprio dall’opera più nota di Tommaso Fiore (Un popolo di Formiche), il catalogo che conterrà un percorso storico e documentario ancora più approfondito e un maggior numero di contributi iconografici (fotografie d’epoca, manifesti e articoli apparsi su quotidiani e riviste). Inoltre, i testi dei pannelli si possono leggere nel sito internet www.tommasofiore.it, curato come la mostra e il catalogo per la parte grafica dall’art director Antonio Cornacchia. 

Altamura,8 febbraio 2008

Ufficio Stampa
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