- Categoria: centenario grande guerra
di Piero Pubich, storico
La prima guerra mondiale è stata e rimane uno dei buoni fondamenti dello stato-nazione, nei Paesi vicini. Gli anni tra il 1914 e il 1918 sono stati avvolti da un'aura di sacralità che ancora oggi si può cogliere nei monumenti, nei cimiteri e nelle cerimonie che ricordano la grande guerra.
Per anni il è stato sottratto ad analisi obiettiva ed è stato letto solo attraverso la lente deformante dell'eroismo, dell'onore, della patria, della propaganda bellica. In Italia la letteratura ne ha affrontato i tabù, spesso con fastidiose conseguenze per gli autori: Emilio Lussu è accusato di disfattismo e antipatriottismo per Un anno sull'Altipiano , mentre La rivolta dei santi maledetti di Curzio Malaparte è incappò nella censura e fu sequestrato. Negli anni settanta sono stati pubblicati saggi critici e analisi storiche rigorose e obiettive, come quelli di Mario Isnenghi, Giorgio Rochat, Enzo Forcella, Alberto Monticone e Piero Melograni.
- Categoria: centenario grande guerra
Esame di coscienza dell’Italia
A 100 anni da Caporetto
di Emilio Gentile
Si suicidò il 4 novembre 1917 il senatore Leopoldo Franchetti. Aveva settanta anni, e ne aveva dedicati oltre quaranta, come studioso e come politico, all’emancipazione dei contadini e del Mezzogiorno, che da giovane aveva percorso a cavallo per conoscere personalmentele condizioni economiche e amministrative delle province meridionali. Di famiglia ebraica livornese, ricco proprietario terriero, conservatore liberale, lasciò le sue terre ai contadini, che le lavoravano, e il suo patrimonio a un istituto di beneficenza.Fautore dell’intervento italiano nella Grande Guerra, si uccise perché affranto dalla catastrofe di Caporetto.
- Categoria: centenario grande guerra
Vittorio Veneto: la propaganda vestita da battaglia
di Nicola Ferri*
L'epica battaglia di Vittorio Veneto non c’è mai stata poiché si trattò di un’invenzione propagandistica dello Stato Maggiore per far credere, soprattutto agli Alleati, che le nostre truppe, nell’avanzata travolgente verso il Nord dopo l’attraversamento del Piave, avevano sbaragliato l’esercito austro-ungarico conquistando dopo una durissima lotta un fondamentale obbiettivo strategico.
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Cesare Battisti
L'EROE. L’Italia lo ha esaltato ma resta incompreso.
di Stefano Biguzzi
Grande guerra Cento anni dopo l’impiccagione, l’irredentista trentino rimane controverso.
Pesa il modo in cui se n'appropiò il fascismo, ma anche la complessità di una figura
che seppe coniugare al meglio gli ideali socialisti e patriottici
- Categoria: centenario grande guerra
Cent'anni di tragedie ma la lezione non ci è servita
di Bruno Forte
L'inizio del 2015 evoca quello, anteriore esattamente di un secolo, dell'“annus horribilis” che fu il 1915, anno dell'entrata in guerra dell'Italia nel primo conflitto mondiale, del genocidio armeno, strumentalmente connesso dall'Impero ottomano agli eventi bellici allora in corso, e dell'immane tragedia del terremoto che sconvolse la Marsica e distrusse Avezzano, provocando oltre 30mila vittime.
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Le lacrime tardive del sovrano che rifiutava di cedere Trento
- Categoria: centenario grande guerra
Interventismo, la vittoria di Pirro
di Simona Colarizi
- Categoria: centenario grande guerra
Le ombre in trincea dei traditi della Storia
di Cristina Piccino